Qualche tempo fa c’era un ragazzo piuttosto solitario di nome Paul che abitava in una città nel Nord dell’Inghilterra. Viveva sottoterra, in un appartamento nel seminterrato di un grande condominio. Sopra la sua testa c’erano piani su piani e famiglie su famiglie. Questo faceva sembrare il mondo molto pesante e il cielo molto lontano.
Un giorno Paul non andò a scuola. Disse di avere mal di tesa e mal di stomaco. Disse di sentirsi come se avesse preso un virus o l’influenza o la febbre. Invece sapeva, e anche sua madre e suo padre lo sapevano, che non c’era nulla di fuori posto. Semplicemente la scuola non gli piaceva e lui non sembrava piacere alla scuola. Era contento che i suoi genitori lo capissero, e che in rare occasioni, come quella, gli permettessero di stare a casa.
Paul si chiese cosa avrebbe fatto in quella giornata. Sentì che suo padre si preparava per andare a lavorare. Sentì che sua madre cantava nella doccia. Fissò i muri dell’appartamento seminterrato. Si rese conto che non aveva la più pallida idea di cosa fare e si rese anche conto, con sua grande sorpresa, che si sentiva piuttosto annoiato.
– Oh, cielo – pensò.
-Cosa diamine farò?
Ma la cosa più importante fu che trovò subito la risposta.
-Andrò a toccare il cielo- disse.